Cosa fare a Napoli di insolito e particolare?!
Avete mai pensato di visitare il Museo delle Arti Sanitarie e l’annessa, antica e preziosa Farmacia degli Incurabili?
Alludo ad uno storico complesso ospedaliero – ad oggi ancora operativo – fondato nel 1522 nel cuore della città partenopea, fiore all’occhiello dei sanatori europei dell’epoca, noto ai più come Ospedale degli Incurabili.
Per comprendere il valore che l’Ospedale degli Incurabili ebbe a partire dalla metà del 1500 a Napoli e quanto il livello di preparazione ed abilità delle pratiche mediche dell’epoca fosse avanti rispetto ai tempi è necessario (ed altamente consigliabile) visitare il Museo delle Arti Sanitarie.
Una visita guidata di un’ora e mezza circa – che include nella sua seconda parte anche la Farmacia degli Incurabili – che permette di scoprire tecniche, antichi rimedi e strumenti chirurgici, e comprendere lo sforzo incredibile effettuato per progredire ed acquisire nuove conoscenze in campo medico, tra successi e fallimenti.
Anche qui come in ogni luogo, museo, palazzo, percorso che riguardi Napoli, l’arte ha un posto predominante, nell’architettura, nei dipinti, negli oggetti.
Perchè l’arte cura l’anima, e solleva in qualche modo i dolori del corpo e quelli dello spirito.
“L’arte di guarire, guarire con l’arte”
(Ospedale degli Incurabili)
Ospedale degli Incurabili, un nome piuttosto curioso per un sanatorio.
Ad andare a fondo però si comprende bene che questo nome, lungi dall’essere poco rassicurante, nasce invece da un atto di generosità ed assistenza in un’epoca – siamo a metà 1500 – in cui questi concetti non erano ancora ben diffusi.
Gli Incurabili erano i malati cronici, senza mezzi economici per provvedere a se stessi e quasi sempre affetti da malattie veneree, ritenute appunto “incurabili”.
Come Giovan Francesco Maia Materdona, poeta seicentesco, decantava in un sonetto.
“Di profana beltà fur tutti amanti. E che per picciol riso, hanno or continui pianti”
L’Ospedale nacque per ospitare bisognosi e prostitute, mentre nel reparto definito “Pazzeria” dava asilo ai malati definiti all’ultimo stadio divisi tra quieti e agitati.
L’Ospedale degli Incurabili fu fondato nel 1522 dalla religiosa “miracolata” Maria Lorenza Longo per ospitare ed alleviare le sofferenze di malati indigenti bisognosi di cure. Nei primi tempi la struttura andò avanti grazie al supporto economico e lavorativo di esponenti di ogni ceto sociale, questo permise il diffondersi di un interesse sempre maggiore sull’argomento e la nascita al suo interno della grande scuola medica napoletana del ‘700 in seguito allo sviluppo di quella salernitana, prima e più importante istituzione medica d’Europa, antesignana delle moderne università.
Il Complesso ospedaliero include dei veri e propri capolavori come l’Orto Medico, il Chiostro cinquecentesco di Santa Maria delle Grazie e la Chiesa di Santa Maria del Popolo.
L’associazione culturale Il Faro di Ippocrate si occupa oggi di preservare e raccontare la storia ed il lascito di Maria Lorenzo Longo e della scuola medica napoletana alle nuove generazioni attraverso il Museo delle Arti Sanitarie, inglobato nella struttura ospedaliera, e suddiviso in 4 sale espositive dedicate a grandi medici napoletani, tra cui Domenico Cotugno, esperto di malattie infettive, Domenico Cirillo, entomologo e botanico, e l’amatissimo Giuseppe Moscati, oggi “Santo dei napoletani”.
La visita guidata si sviluppa attraverso la storia delle grandi scoperte mediche associata all’uso degli strumenti chirurgici, spesso d’avanguardia, dalla corporazione dei barbieri, unici a cui in principio era permesso usare la lama per “profanare il corpo”, alla scoperta dell’Omeopatia, alle grandi epidemie, alle conseguenti prime campagne di vaccinazioni, alle antiche farmacie, luogo di smercio di rimedi e pozioni magiche, tra cui la Teriaca, quella che si riteneva fosse la panacea di tutti i mali.
E’ possibile inoltre ammirare il curioso ed immenso Presepe degli Incurabili, dove ogni singolo pastore “illustra” una particolare patologia.
La visita guidata del complesso degli Incurabili termina nell’adiacente Farmacia degli Incurabili, in alcune sue parti ancora funzionante dal 1500.
Nata in epoca barocca come vero e proprio laboratorio di medicinali, rappresentò in pieno clima di evoluzione scientifica il luogo d’incontro delle più grandi menti mediche dell’epoca.
La Farmacia è uno spettacolo per gli occhi e per l’anima, un tripudio di volte affrescate, maioliche, stucchi e marmi.
Unica e rarissima la collezione settecentesca di vasi in maiolica creati da Donato Massa – il cui contenuto, pomate, unguenti, sciroppi, rimedi, doveva essere riconoscibile esclusivamente dallo speziale – distribuiti nelle due sale principali sulle antiche scaffalature in legno.
Non dimenticate di fare il giro nelle sale retrostanti dove sono conservate splendide pale d’altare, busti, oggetti d’arte ed alcune reliquie mediche tra cui strumenti da sala operatoria, un feto ed alcuni organi in formalina ed un autentico contenitore di Teriaca, la “pozione magica” di cui parlavo sopra.
L’accesso al complesso ospedaliero, al Museo delle arti Sanitarie ed alla Farmacia degli Incurabili si trova in Via Maria Lorenza Longo, 50.
Il Museo delle Arti Sanitarie è aperto dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 17.00. La domenica dalle 9 alle 13. Chiuso il martedì.
La Farmacia Storica degli Incurabili è aperta il mercoledì, venerdì e sabato, dalle 9.00 alle 17.00. La domenica dalle 9.00 alle 13.00.
E’ possibile scattare foto nel museo ma è assolutamente vietato farlo all’interno della farmacia, le foto di quest’ultima presenti nell’articolo provengono dal web.
Se volete prenotare una visita guidata (della durata di un’ora e mezza circa), cosa altamente consigliata se siete in città durante le festività.
Potete farlo direttamente cliccando qui o telefonando al numero 081 440647.