Programmare un viaggio in Ottobre in USA, qualsiasi sia la destinazione, grandi città, tour on the road, parchi, mare, può rivelarsi un’ ottima occasione per scoprire da vicino, che siate interessati o solo curiosi, una delle più consumate tradizioni delle festività americane.
Halloween.
Perchè sebbene la festa in sè si consumi la notte tra il 31 ottobre ed il 1 di novembre, ovvero la vigilia di Ognissanti (il nome di Halloween deriva proprio da qui) il momento in cui, secondo antiche leggende celtiche, gli spiriti dei morti vagano sulla terra, la preparazione per questo attesissimo evento inizia già dalla fine di settembre.
Case, negozi, edifici pubblici, locali e persino supermercati, quasi come in una gara a “chi decora di più”, addobbati al limite del possibile (e del buongusto, talvolta) con scheletri (finti, naturalmente… o forse no) che suonano, più o meno allegramente, chitarre e banji, lapidi, gatti neri, ragni giganti (con tanto di tela consumata), fantasmini di plastica, zombie dagli occhi fluorescenti ed il simbolo per eccellenza di Halloween… le zucche.
Tante, tantissime zucche.
Di tutte le dimensioni ed i materiali, svuotate ed intagliate in modo da rivelare strane facce, a metà strada tra il divertente e l’inquietante, che di sera, grazie ai lumini posti all’interno, sembrano prendere vita!
Nella tradizione celtica, in origine, si utilizzavano le rape, svuotate ed illuminate dall’interno per simboleggiare gli spiriti bloccati nel purgatorio, in America vennero successivamente adottate le zucche, decisamente più pratiche, perchè grandi, numerose e semplici da incidere.
Man mano che ci si avvicina al 31 ottobre è facile veder comparire ai vetri delle finestre vasetti, per lo più arancioni e neri (i colori di Halloween), pieni di leccornie di tutti i tipi, pronti per il rito del “Trick or Treat“.
Il momento preferito dai bambini che travestiti da mostri, fantasmi o personaggi di film horror, suonano, in gruppetti accompagnati dai genitori, ai campanelli delle case in cerca di dolciumi.
Pena “lo scherzetto”, inteso come dispetto, fastidio o maledizione, nel caso della tradizione celtica, dove gli spiriti arrecavano “danni” agli abitanti delle case che li “respingevano”.
Dai piccoli centri alle grandi città é impossibile non imbattersi nelle decorazioni di Halloween e nell’euforia della gente, dall’eccitazione dei bambini per i trucchi ed i costumi, a quella dei genitori che preparano gli addobbi, ai commercianti che “fiutano” l’affare, ai giovani che colgono l’occasione per organizzare gli ennesimi, indimenticabili “parties” a tema.
Per quel che mi riguarda, ogni volta che capito qui in questo periodo, osservo curiosa cercando di cogliere più aspetti e sfumature possibili.
Fotografo – e come si può non immortalare certe “opere d’arte” – commento divertita, specie davanti agli eccessi, e penso che si è tutto molto divertente, funny come mi ripetono in tanti, originale (chi sa esserlo meglio degli americani) e simpatico e che forse é semplicemente meglio godersi lo spettacolo, senza approfondire troppo.
Happy Halloween!
2 Comments
Halloween ha un suo fascino, peccato che in Italia è solo qualcosa di commerciale e nulla di tradizionale!
Diciamo che la “tradizione” di Halloween non rientra nella nostra cultura, per fortuna…
Halloween sta bene negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni in cui e’ nato…