In Inglese
Scoprire New Orleans.
Una di quelle città che vanno viste – o forse sarebbe meglio dire vissute – almeno una volta nella vita.
Difficile, quasi impossibile tuttavia pensare di riuscire a scoprirla in poco tempo.
Io stessa mi ritrovo ogni volta davanti ad una città sorprendentemente diversa, in continuo movimento, capace come poche altre realtà americane (anche se a pensarci bene qui di americano c’é ben poco) di offrirmi sempre, nel bene e nel male, nuovi spunti, esperienze ed impressioni su cui riflettere.
Purtroppo per molti la visita della città, quasi sempre all’interno di un lungo on the road attraverso gli Stati del Sud, spesso per mancanza di tempo e per il desiderio di voler vedere altro ancora lungo il percorso si riduce ad una sola giornata piena e ad un paio di notti da trascorrere tra Bourbon Street ed i locali di blues e jazz del Quartiere Francese.
Così, dopo aver scritto una guida accurata di New Orleans – la trovate cliccando qui – con tutte le informazioni pratiche ed i suggerimenti più utili per organizzare il vostro soggiorno in città, ho pensato di elencarvi 5 esperienze, tutte fattibili nell’arco di una giornata (le trovate in ordine temporale) che secondo me non dovrebbero mai mancare in una prima visita e che da sole permettono almeno in parte di scoprire New Orleans oltre oltre i suoi cliché e di assaporare quel pizzico di magia mista a follia e fascino dei bei tempi andati che solo questa città, unica al mondo nel suo genere, é in grado di offrire.
Il Cafè du Monde si trova all’angolo tra Decatur e St. Anne Street proprio sotto l’alto argine del Mississippi.
Si tratta di una vera e propria istituzione cittadina che per la gioia dei turisti – ed anche dei locali – serve dal lontano 1862 i famosi beignets fritti ricoperti da una montagna di zucchero a velo accompagnati da una tazza, grande o piccola, di cafè au lait (una sorta di caffellatte nostrano).
Il consiglio é quello di arrivare di primo mattino per evitare la moltitudine di persone che a partire dalle 9 si mette in fila per accaparrarsi un tavolo.
Ordinate il cafè au lait in bicchiere da asporto e, dopo aver mangiato un paio di beignets (una porzione da tre costa circa 2,50 $) comodamente seduti, salite lungo l’argine e sedetevi su una delle panchine in ferro battuto del riverfront per godervi – accompagnati dalle preziose melodie di un’artista di strada – i riflessi delle prime luci del giorno sul Mississippi.
Si tratta di tour in bici decisamente particolari, guidati tra l’altro da esperte guide local, che permettono di conoscere aspetti e realtà diversamente impossibili da cogliere in un tempo così limitato in città.
Esistono quattro tipologie di tour, il mio consiglio é di optare per il Creole & Crescent Tour.
L’itinerario offre una panoramica interessante sulla vivace e poco esplorata zona creola, sul City Park ed il famigerato Bayou St. John, il luogo in cui secondo la leggenda la strega Marie Leveau praticava il voodoo, sul vecchio St. Louis Cemetery n.3, sulla zona ad est del centro devastata dall’uragano Katrina (fino a poco tempo fa inaccessibile) e sul quartiere “nero” di Tremè, il primo ad essere abitato da schiavi affrancati, per poi rientrare nel Quarter attraverso il Louis Armstrong Park e la sua Congo Square, la piazza in cui si dice sia di fatto nato il Jazz.
Il tour dura circa tre ore, prevede un massimo di 10 partecipanti e non richiede una particolare abilità fisica.
Il costo é di 50$ a persona (li vale tutti, fidatevi) e lo si può prenotare – meglio opzionare i posti in periodo di alta stagione – cliccando qui.
Un’esperienza unica ed affascinante che permette, con un biglietto singolo di solo 1,25$, di attraversare lo storico quartiere del Garden District su un affascinante tram d’epoca, il St. Charles Streetcar (una delle più antiche reti tranviarie americane ancora in funzione) reso celebre dallo scrittore Tennessee Williams nella sua opera teatrale, e successivamente film di successo, Un tram chiamato desiderio.
L’intero tragitto, da Canal Street a Carollton Ave, si compie in circa 35 minuti e si sviluppa lungo St. Charles Ave per 10 km toccando, con relative fermate annunciate a gran voce dal conducente di turno, buona parte delle attrazioni della zona tra cui i numerosi musei adiacenti il Lee Circle, il vecchio e suggestivo Lafayette Cemetery e l’Audubon Park, una vecchia piantagione di canna da zucchero convertita in parco, sede dell’Esposizione Universale del 1884.
Lo Steamboat Natchez é uno degli ultimi battelli a vapore che navigavano un tempo lungo il Mississippi.
Le varie escursioni giornaliere prevedono uscite di due ore ed una traversata serale con cena e musica Jazz.
Il mio consiglio é quello di prenotare l’ultima uscita del pomeriggio, quella delle 18, per poter godere, meteo permettendo, di uno spettacolare tramonto sul fiume e per poi proseguire con una succulenta cena a Le Tableau, uno dei ristoranti più caratteristici e frequentati del French Quarter, situato in un edificio storico adiacente al Le Petit Theatre.
La cucina segue fedelmente i sapori e le tradizioni della Louisiana ed é estremamente curata, l’ambiente con le sue sale a tema riporta ai fasti della New Orleans di fine ‘800.
Il Gumbo ed i gamberoni in salsa di mais o salsa dolce sono eccezionali, provare per credere.
Una giornata così ricca ed intensa non può che concludersi con una serata di musica e divertimento nel French Quarter, passeggiando per un po’ tra la caotica Bourbon Street e l’elegante Royal Street e successivamente assistendo alle specialissime jazz sessions live di uno dei locali più rinomati della città, l’Irvin Mayfield’s Jazz Playhouse.
Considerata l’alta affluenza turistica conviene prenotare un tavolo con un po’ di anticipo, se possibile privilegiate quelli laterali, più riservati e lontani dal viavai dei camerieri ed avventori, é obbligatoria almeno una consumazione.
Lo spettacolo serale, solitamente suddiviso in due parti, dura dalle 20. 30 alle 24 circa, é possibile ascoltare le performance delle più talentuose jazz band locali e le improvvisazioni di noti artisti locali quasi presenti nel pubblico.
Eccola la mia (e la vostra) vera e più autentica New Orleans.
Non resta che lasciarvi andare e godervela.
Come dicono da queste parti..
“Welcome to New Orleans and laissez les bons temps rouler!”
2 Comments
Cara Simona,
Grazi per i consigli preziosi. Sto arrivando a New Orleans da Gainesville e visto che troverò un tempo molto freddo volevo chiederti dei consigli su cosa vedere e dove ascoltare musica, posto che non credo di trovare molte jazz band per strada a -1.
Pernotterò 2 notti, quindi 2 giorni e mezzo.
Grazie mille
Francesca
Immergiti nella musica e nei colori dei locali di Frenchmen Street.
Qui il sito ufficiale con tutti i programmi http://frenchmenstreetlive.com