Fascino, tradizioni, storia e sapori di un weekend a Belgrado. Cosa vedere, come muoversi e dove mangiare nella capitale serba.
“(…) ma il più grande splendore di quel cielo sopra Belgrado sono i tramonti.
In autunno e in estate sono ampi e luminosi come miraggi nel deserto, in inverno invece
sono soffocati dalle nubi oscure e dalle foschie rosso scuro.”
(Ivo Andrić)
Un weekend a Belgrado, per scoprire una delle capitali dell’Est più complicate ed enigmatiche, e forse più difficili da raccontare.
Incredibilmente affascinante nei suoi tramonti mozzafiato che nascono nel punto in cui la Sava ed il Danubio si incontrano e terminano quasi sempre in un lontano orizzonte rosso fuoco, sorprendentemente accattivante grazie a quel mix di culture e tradizioni che ne hanno fatto per secoli il perfetto crocevia tra Oriente ed Occidente, drammaticamente vera negli episodi che l’hanno vista purtroppo triste protagonista degli ultimi anni del ‘900.
Belgrado, la città bianca, viva, dinamica, in continuo mutamento.
Un filo conduttore, la storia, con le sue fusioni culturali, le invasioni, le guerre, le grandi costruzioni (e distruzioni) ed un’irrequieta voglia di rinascita, di vita che torna a scorrere vigorosamente lungo le vie del centro, nei numerosi pub, nelle Kafane (le trattorie tipiche) e nei caffè.
Un’esperienza da vivere ed assaporare con calma, magari con i primi caldi estivi come suggeriscono le guide turistiche o meglio ancora, in base alla mia personale esperienza, durante un tiepido weekend di inizio autunno, quando i colori del cielo e del foliage gareggiano nell’offrire tinte e gradazioni sorprendenti.
L’aeroporto Nikola Tesla (il famoso scienzato serbo che si occupò degli studi sulla corrente alternata) si trova a circa 18 km dal centro città.
Esistono, oltre al noleggio auto, diversi bus che raggiungono direttamente alcune zone strategiche ad un prezzo davvero irrisorio, 180 DIN, circa 1, 30 centesimi di euro. I più utilizzati sono il bus 72 che arriva allo stazionamento del vecchio mercato di Zeleni Venac, a pochi minuti a piedi dalla centralissima Piazza della Repubblica ed il Mini Bus A1 che raggiunge Piazza Slavja (passando per la Stazione Centrale dei treni), poco distante dal Tempio di San Sava.
E’ possibile utilizzare i taxi (ma solo quelli con il marchio ufficiale), il prezzo per una corsa in Piazza della Repubblica si aggira sui 15 euro circa, 1800 DIN.
Per gli spostamenti in città e nelle zone limitrofe conviene acquistare il pass giornaliero, 240 DIN, quasi due euro, che permette di utilizzare per 24 ore qualsiasi tipologia di mezzo pubblico.
La visita della città non può che partire da Piazza della Repubblica, nota come Trg Republike, dove in un solo immenso colpo d’occhio é possibile inquadrare la piazza, il MuseoNazionale, il Teatro Nazionale.
E la piccola via alla sua sinistra che conduce al pittoresco quartiere della Skadarlijia, una sorta di zona bohémien un tempo sede di locali frequentati da artisti e letterati oggi luogo turistico cittadino per eccellenza grazie soprattutto alle costruzioni orientaleggianti ed ai numerosi ristoranti tipici, le Kafane a cui accennavo prima.
Poco più che trattorie in cui vengono preparati e serviti i piatti tipici serbi, frutto della mescolanza di influenze mediterranee, turche ed austriache.
Da Piazza della Repubblica partono alcune delle arterie principali che collegano il centro alle varie zone della città.
La più famosa é senza dubbio Knez Mihailova, di chiaro stampo austroungarico, la prima della città ad aver ricevuto una denominazione ufficiale, la via che decorata da splendidi edifici ottocenteschi, caffè alla moda e ristoranti conduce alla cittadella, Kalemegdan, ed alla Città Vecchia, Stari Grad.
Il parco della Cittadella, splendido in ogni stagione, brulica sempre di banchi di venditori di oggetti tipici (prendetevi del tempo per sbirciare tra le mille curiosità in vendita), di famiglie e gruppi di giovani che passeggiano e di visitatori che si spingono fin dentro la vecchia fortezza per raggiungere la Terrazza della Statua del Vincitore da cui si assiste al tramonto più suggestivo su Novi Belgrad, proprio nel punto in cui il fiume Sava si unisce al Danubio per poi proseguire la sua corsa verso Est.
La Città Vecchia é un delizioso dedalo di vie storiche, palazzi sontuosi ed edifici dismessi alternati a sgargianti murales che riportano improvvisamente ai tempi moderni.
Tra tutto spicca il campanile della splendida Cattedrale di San Michele Arcangelo e a pochi isolati di distanza le macerie della vecchia Biblioteca Nazionale, rasa al suolo durante i bombardamenti tedeschi della Seconda Guerra Mondiale, lasciata volutamente così, come scritto nel cartello consumato dal tempo, come luogo di monito e riflessione.
Nella parte opposta della Cittadella verso il Danubio sorge il quartiere turco di Darcol, un tempo la zona più cosmopolita della città. Lungo le sue strade animate da commercianti greci, ebrei, turchi venivano celebrate e condivise le più disparate festività religiose, oggi restano alcuni edifici, l’ultima Moschea presente in città, quella di Bayrakli e la Chiesa di Aleksander Nevski dove il sabato pomeriggio é possibile con pò di fortuna fermarsi ad ascoltare le bande musicali Rom che accompagnano le cerimonie nuziali.
Ad un paio di km dal centro tra le zone di Senjak e Topcider, nell’Hajd Park, si trova il Mausoleo di Tito (la dimora in cui visse gli ultimi anni ed in cui oggi riposa), il vecchio Oval Building (in cui opero’ Milosevic durante i bombardamenti della NATO) ed il Museo di Storia della Jugoslavia. E’ un luogo differente rispetto al resto della città che sembra aver dimenticato ed essere passata oltre.
Qui si ha l’impressione che il tempo si sia come cristallizzato in un’epoca lontana.
Amanti o meno del genere politico-storico suggerisco comunque una visita qui, se non altro per osservare con i propri occhi, ascoltare i racconti dei custodi, chiedere e provare a capire meglio un’epoca lontana e difficile.
Ci si arriva da Piazza della Repubblica con il Tram 41, lungo il percorso tra l’altro si incrociano i resti degli edifici istituzionali distrutti dalla NATO nel 1999, una sorta di percorso nella memoria storica della città. Il biglietto d’ingresso per Mausoleo e Museo costa circa 1,5€ (200 DIN).
Poco distante si erge maestoso il Tempio di San Sava, quello che in molti definiscono la chiesa ortodossa più grande (ed ancora incompiuta) al mondo. Da qui con una passeggiata di circa un’ora attraverso Piazza Slavija, la via Kralja Milana e la famosa via Terazije, si rientra verso il centro.
Dallo stazionamento degli autobus del vecchio mercato di Zeleni Venac parte il bus 17 (ce ne sono diversi in realtà) per Zemun, un delizioso borgo di origine austriaca in riva al Danubio, l’ideale per trascorrere una mezza giornata in relax tra le stradine del borgo, il mercato tipico della Piazza Veliki e per godere della splendida vista su Belgrado dalla Torre del Millennio.
Belgrado ed i suoi caffè.
Un mix di stili e culture che prendono forma in ambienti sempre diversi ed originalissimi, est ed ovest si fondono in una armonia surreale.
Una pausa d’obbligo, una sorta di rito per i belgradesi che qui si incontrano, discutono, creano. Circa 120 DIN per un caffè da sorseggiare senza alcuna fretta, comodamente seduti al tavolo.
Da non perdere per la sua storia significativa e ricca di spunti, il Club Svetish Putnika, caffè e pub conosciuto anche come Federal Association of Globe Trotters.
Per un pranzo veloce ed economico provate il Salter Sis.
Poco più di fast food tradizionale con due panche ed un tavolino, situato in Cika Ljubina 16, adiacente a Piazza della Repubblica. Un gustosissimo (e gigante) Cevapi, e molto altro, con poco meno di 2 euro.
Per una cena tipica provate il Kafana “?”, in Kralja Petra 6.
Un’antica trattoria in attività da ben 200 anni con una storia davvero curiosa.La sua fama si deve al fatto che, sorta proprio di fronte alla Cattedrale di Belgrado, le fu imposto di cambiare il suo nome originario “Caffè della Cattedrale” perché considerato blasfemo ed irriverente. Da quel giorno la taverna ha polemicamente utilizzato il “?” come nome e simbolo, conquistando di fatto il suo posto d’onore nella storia della città.
Il Boutique Rooms é un’innovativo b&b ricavato dall’ultimo piano di uno uno storico palazzo nella centralissima Trg Republike, posizione ideale per soggiornare durante un week end in città.
Si tratta di 11 camere completamente rimesse a nuovo, dotate di ogni confort, incluso il wi-fi.
Il personale, gentilissimo e sempre presente nella struttura fornisce ogni genere di informazioni ed indicazioni. La camera include una ricca colazione a scelta nel ristorante omonimo all’ingresso dell’edificio.